Quand’è che una maratona diventa green?

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Ecco alcuni accorgimenti che gli organizzatori di maratone dovrebbero adottare per organizzare un evento attento alla sostenibilità ambientale e sociale

Ce lo racconta IMQ che la sostenibilità degli eventi sportivi la certifica ormai da tempo, e che è rappresentate in esclusiva per l’Italia del Council for Responsible Sport Certification.

No paper! Rendere disponibili le iscrizioni solo on line.

Magliette a discrezione. Ovvero la possibilità per i partecipanti, al momento dell’iscrizione, di indicare la propria volontà di non ricevere la maglietta e la medaglia ufficiale dell’evento, consentendo in questo modo di evitare sprechi nella realizzazione del materiale e di ridurre le emissioni altrimenti necessarie per la produzione.

Via gli imballaggi e no al polistirolo. Per le magliette ufficiali richiedere ai produttori di non fare uso di buste e imballaggi. In generale ai fornitori richiedere di non fare uso di polistirolo, in modo da evitare l’utilizzo di sostanze inquinanti.

L’arredamento riciclato. Recuperare archi, gonfiabili, stendardi, transenne e “arredamenti” dalle precedenti manifestazioni oppure noleggiarli e personalizzarli con il logo dei nuovi sponsor.

Riciclaggio e rottamazione. Organizzare un sistema di raccolta delle vecchie scarpe da corsa, ad esempio come quello organizzato da Esosport grazie al cui schema è possibile smembrare opportunatamente il raccolto, recuperando il materiale per la produzione di pavimenti in gomma per parchi gioco o materiale per il fondo di piste di atletica.

Raccolta differenziata e compostaggio. Sensibilizzare atleti e simpatizzanti a rispettare l’ambiente anche durante la corsa. Distribuendo all’interno dell’Expo’ della gara i bidoni per la raccolta differenziata e se possibile anche lungo il percorso, in prossimità dei punti di ristoro, nei passaggi di cambio testimone (in caso di staffette) e naturalmente all’arrivo.

In caso di maratone a staffetta, meno emissioni con il sistema “deposita o scambia”. L’obiettivo è quello di ridurre le emissioni generate dai trasporti dei sacchi gara degli staffettisti. Il sistema è semplice: si richiede ai frazionisti di voler depositare personalmente, la sera precedente o prima della gara, la propria sacca per il cambio al punto di arrivo oppure di consegnarla al proprio compagno di squadra della frazione successiva.

Mezzi ecologi: accordarsi con la municipalizzata incaricata della raccolta e smaltimento rifiuti e condividere l’iniziativa della raccolta differenziata anche durante la gara (chiedere dunque la disponibilità di bidoni differenziati). Se fosse possibile fare uso solo di mezzi ecologici per la pulizia delle strade. Mettere a disposizione bagni mobili con caratteristiche “green” (che riducono al minimo la tossicità delle acque nere).

Non buttare via niente. Accordarsi con cooperative sociale o simili ai fini di donare tutti gli alimenti commestibili non distribuiti.

Carbon footprint e water footprint. Quante sono state le tonnellate di gas ad effetto serra emesse dall’organizzazione della gara e quanti i litri di acqua consumati? Numeri utili da recuperare ai fini di un’informazione concreta riguardo gli impatti dell’evento sull’ambiente e il clima, in ottica sia di compensazione delle emissioni, sia di miglioramento dei comportamenti nelle edizioni future.

Neutralizzazione delle emissioni.

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