Centrifugati a regola d’arte per un inverno in forma

1325
1325

I consigli degli esperti di IMQ per scegliere e utilizzare al meglio la centrifuga e supportare il sistema immunitario con i consigli della nutrizionista.

I centrifugati possono essere un ottimo alleato del nostro benessere e possono aiutare le nostre difese immunitarie, ci ricorda la Dott.ssa Cecilia Verga Falzacappa*, biologa nutrizionista. “Scegliendo in modo mirato alimenti in grado di stimolare le nostre difese immunitarie, ricchi in vitamine e antiossidanti, potremo preparare centrifugati in grado di dare un ottimo supporto nel combattere l’infiammazione”.

Prima di passare alle ricette e ai trucchi per ottenere il meglio dalla centrifuga, il primo passo è quello di scegliere un elettrodomestico che offra qualità e sicurezza e conoscere gli accorgimenti per un corretto e sicuro utilizzo, con i consigli di IMQ.

La centrifuga: tecnologia per il benessere

Un centrifugato consiste nella parte liquida di un vegetale e si prepara con un piccolo elettrodomestico, la centrifuga, che – sfruttando il principio della “forza centrifuga” – sminuzza gli alimenti, separando il succo dalla polpa, attraverso delle lame che girano a velocità moto elevata (dai 6.000 ai 18.000 giri al minuto). La parte restante viene trattenuta da un filtro molto sottile e raccolta separatamente: è un residuo ricco di vitamine che può essere riutilizzata per altre preparazioni in cucina, ad esempio per preparare dolci, aggiungendola nell’impasto e dando più gusto alle ricette tradizionali, evitando così ogni forma di spreco.

La caratteristica principale del centrifugato è che la gran parte della fibra viene separata, rendendoli così maggiormente digeribili dalle persone che hanno problemi intestinali” chiarisce la dott.ssa Verga Falzacappa. “Rispetto all’alimento tal quale, sono anche più concentrati in micronutrienti, come vitamine ed enzimi. Parte della polpa viene però mantenuta e questo conserva anche altri micronutrienti, come i polifenoli e alcuni antiossidanti”.

In commercio esistono diversi tipi di centrifuga e numerose sono le varianti per potenza e accessori. In linea di massima, si possono distinguere: centrifughe integrate all’interno di un robot da cucina (una funzione extra fornita dal robot che spesso presuppone l’acquisto di alcuni accessori a parte) e centrifughe con funzione singola.

I modelli di centrifuga più performanti hanno motori molto potenti, anche fino a 1.000 watt e sono capaci di sminuzzare molto velocemente senza surriscaldare frutta e verdura così da non creare un attrito, che produrrebbe calore annullando la presenza di enzimi degli alimenti. “Se la velocità è troppo elevata si produce una temperatura più alta, i micronutrienti possono essere alterati e il centrifugato perdere alcune caratteristiche benefiche, cosa che può avvenire anche se la centrifuga incamera molta aria,” sottolinea la dottoressa.

Uno dei vantaggi della centrifuga è che riesce a estrarre il succo anche dai vegetali più coriacei, come le carote, oppure dagli ortaggi a foglia, come gli spinaci, e spesso non c’è bisogno di pre-tagliare la frutta o la verdura. Va invece segnalato come sia preferibile evitare alimenti come i frutti molli che, per la loro consistenza cremosa, tendono a non amalgamarsi con gli altri alimenti, finendo così nel serbatoio di polpa e scarti.

Occorre poi fare attenzione ai frutti con semi, torsoli e noccioli, che potrebbero rovinare le lame o inceppare la grattugia, soprattutto se la potenza non è adeguata.

 

I trucchi per ottenere il meglio dalla centrifuga (e farla vivere a lungo)

  • Porre sempre la centrifuga su un ripiano stabile.
  • Non utilizzare l’elettrodomestico a vuoto o con pochi alimenti perché potrebbe surriscaldarsi. Il surriscaldamento della centrifuga può causare la distruzione di enzimi e antiossidanti fondamentali per l’organismo.
  • Procedere sempre a una corretta pulizia del macchinario dopo l’utilizzo, verificando che l’elettrodomestico sia scollegato dalla presa di corrente.
  • Togliere dalla centrifuga tutte le parti smontabili e lavarle con acqua e detergente neutro senza usare spugnette abrasive o prodotti aggressivi rischiando di compromettere l’apparecchio. Verificare sul libretto delle istruzioni la possibilità di poter lavare in lavastoviglie alcuni componenti dell’apparecchio.
  • Pulire sempre accuratamente il filtro trituratore ad esempio con l’utilizzo di uno spazzolino avendo l’accortezza di rimuovere delicatamente ogni genere di residuo.
  • Non lavare il corpo macchina sotto l’acqua corrente ma con un panno umido per eliminare eventuali residui lasciati dagli alimenti.
  • Rimontare la centrifuga solo dopo che tutti i suoi componenti si sono asciugati perfettamente.

 

Occhio all’acquisto: il vademecum di IMQ

Per chi si accinge a scegliere una centrifuga, il primo consiglio è di riflettere – oltre che sul budget – sul tipo di utilizzo che se intende fare. Serve solo per frutta e succhi o centrifugati anche di verdure, magari duri, che quindi necessitano di maggiore potenza? Quanto spazio c’è in cucina? O magari serve riporre l’apparecchio dopo ogni uso? Considerare anche fattori come la rumorosità, la velocità (per avere un centrifugato pronto in pochissimi minuti si potrebbe non spremere fino in fondo gli ingredienti aumentando lo spreco). In ogni caso, ecco un piccolo vademecum dai tecnici di IMQ per affrontare la scelta:

  • Verificare sempre la presenza della marcatura CE.
  • Preferire i prodotti che hanno ottenuto un marchio di sicurezza quale IMQ, per essere certi che l’apparecchio sia realizzato a regola d’arte secondo le norme di sicurezza e verificato, prima dell’immissione sul mercato, da un organismo garante.
  • Se l’apparecchio è di produzione estera, verificare che il valore della tensione di funzionamento sia corrispondente a quella in uso in Italia (220-230 volt).
  • Il libretto di istruzioni deve essere preciso e completo, scritto anche in italiano, e riportare le indicazioni sulla manutenzione e sui centri di assistenza ai quali rivolgersi in caso di guasto.
  • Verificare sempre, prima dell’acquisto, le modalità di garanzia e la disponibilità di eventuali ricambi e accessori.
  • Oltre alle dimensioni, considerare la maneggevolezza e la semplicità della pulizia nonché la capacità che una centrifuga di frutta e verdura può offrire in termini di quantità di succo preparata alla volta. Sul mercato, infatti, si trovano modelli in grado di produrre da 500 ml o poco meno di succo fino a superare i 2 l senza bisogno di dover svuotare il contenitore raccogli polpa.
  • Valutare la praticità di utilizzo dei componenti: contenitori e filtri facili da rimuovere, lavare e riagganciare. Attenzione anche al filtro: più i fori sono piccoli, minori pezzettini di frutta si spargeranno e la produzione di succo sarà maggiore.
  • Considerare la velocità della centrifuga ovvero la rapidità con cui girano le lame. Questo parametro è importante soprattutto qualora si vogliano lavorare frutta e verdura più duri o fibrosi: dunque la possibilità di selezionare la velocità di lavorazione si traduce, in termini concreti, in una maggiore versatilità dell’apparecchio.
  • Considerare i materiali usati per la fabbricazione della centrifuga: l’acciaio inox, ad esempio, è resistente nel tempo e non arrugginisce.

Non resta, quindi, che assaporare la gustosa ricetta proposta in esclusiva dalla dott.ssa Verga Falzacappa* per aiutare le difese immunitarie in modo gustoso e naturale.

 

GLI INGREDIENTI PER UNA CENTRIFUGA IMMUNO-BOOSTER

  • Kiwi – ricco in vitamina C
  • Frutti rossi come lamponi e ribes – potenti antiossidanti
  • Carota – che contiene beta carotene
  • Avocado – ricco in vitamina E

E in più: lo zenzero, un autentico super-food, che ha notevoli proprietà antiinfiammatorie e può supportarci nella stagione più fredda ed è anche un ottimo supporto per la digestione, perché può agire come procinetico!

 

***

CECILIA VERGA FALZACAPPA

Biologa Nutrizionista – PhD Medicina molecolare ed Endocrinologia – Specialista in Patologia Clinica

Laureata in Biologia molecolare, Cecilia ha vinto un Dottorato di ricerca in Endocrinologia e Medicina Molecolare all’Università La Sapienza di Roma. È quindi entrata nella Scuola di Specializzazione Clinica e ha proseguito l’attività di ricerca per diversi anni fino all’attività attuale di Biologa Nutrizionista, che svolge con la missione di aiutare le persone a vivere meglio attraverso la nutrizione. www.cvfnutrizionistaroma.it

Categorie dell’articolo