intervista a Diego Gajani, coordinatore dello Smart Metering Group Csi-Anie
La certezza delle misure e l’uso integrato di dati per ottimizzare la gestione degli impianti.
Non c’è casa intelligente senza contatori intelligenti. Oggi esistono apparecchi elettronici smart, capaci di fornire dati certi e che consentono al cliente di verificare quanto ha consumato in determinate fasce orarie piuttosto che in altre.Offrono inoltre la possibilità di effettuare teleletture a distanza e di gestire o interrompere i contratti da remoto. Il salto di qualità a cui ambisce il settore della tecnologia che si occupa di questi macchinari, in inglese smart metering, consiste nel diffondere sempre di più quei sistemi centralizzati e automatizzati attraverso cui i vari contatori possono comunicare tra loro, per ottimizzare al massimo i consumi e bilanciare le loro funzioni.
Degli obiettivi già raggiunti in questo campo e delle nuove frontiere parliamo con Diego Gajani, coordinatore dello Smart Metering Group Csi-Anie, l’associazione che, all’interno di ANIE Federazione, rappresenta l’industria dei componenti e sistemi per impianti.
Quali sono i principali vantaggi garantiti dalla possibilità di avere dati certi elaborati da contatori smart?
Il criterio su cui si fonda lo smart metering è l’efficienza energetica. L’obiettivo non è quello di creare cose più moderne di per sé, ma di far sì che attraverso la tecnologia il cliente sviluppi una maggiore consapevolezza dei propri consumi, riuscendo così a pilotarli meglio e ad evitare sprechi. A livello europeo è stato stimato che, inserendo lo smart metering nella nostra quotidianità, si verificherebbe una riduzione dei consumi del 10%.
Può farmi un esempio pratico?
Consideriamo che un consumatore riceva ogni due mesi la bolletta della luce e che scopra di aver speso 200 euro negli ultimi 60 giorni: in questo caso non può fare molto per capire come gestire meglio l’energia elettrica. Se invece gli venisse offerta la possibilità di fotografare i propri consumi su base oraria, potrebbe ad esempio scoprire che, solo nelle ore notturne, ha consumato un terzo del totale dell’energia. A quel punto potrebbe effettuare delle indagini per capire come questo sia possibile e accorgersi che tenere la TV o altri dispositivi in stand by nella fascia notturna consuma molto. Lo smart metering è proprio questo: consentire al cliente di verificare quanta energia viene impiegata e sprecata da ogni apparecchio, con l’obiettivo di modificarne le abitudini in modo da azzerare gli sprechi.
Cosa cambierà attraverso l’introduzione di contatori sempre più smart?
I contatori di seconda generazione aprono una strada fondamentale, ossia la possibilità di creare nelle case degli italiani una comunicazione tra le varie apparecchiature. In questo modo l’abitazione diventerà davvero intelligente e capace di creare in modo automatico gli equilibri migliori tra i suoi componenti, senza che questo derivi da un ragionamento messo in pratica dall’uomo. La casa potrà avviare autonomamente lo spostamento dei carichi dal giorno alla notte: per esempio, il contatore farà in modo che il boiler dell’acqua calda la riscaldi non alle sette del mattino, che è già un orario compreso nella fascia alta, ma alle cinque quando la fascia tariffaria è più bassa. Il consumatore, al proprio risveglio, troverà comunque l’acqua calda, ma nella notte avrà risparmiato denaro ed energia.