Giornata Internazionale delle Foreste 2019

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Nella giornata internazionale delle foreste, IMQ Group ci ricorda alcuni strumenti utili per tutelarle e salvaguardarle.

Si è appena concluso “Friday For Future”, il grande sciopero studentesco promosso dall’attivista sedicenne Greta Thunberg e già domani, 21 marzo, l’ambiente torna protagonista grazie alla giornata mondiale delle foreste e dei boschi, proclamata dalla FAO nel 2012. Nell’occasione, CSI S.p.A., società del Gruppo IMQ, ricorda gli strumenti a nostra disposizione per tutelarli: certificazione della gestione forestale, verifica degli impatti dei servizi ecosistemici e Timber Regulation.

La certificazione
Il primo strumento ricordato da CSI per la salvaguardia delle foreste è la certificazione di gestione forestale che attesta che le forme di gestione boschiva rispondono a determinati requisiti di sostenibilità.
“Stiamo portando alla conclusione la certificazione di 40.000 ettari di Foreste della Valcamonica” ha dichiarato Carlo Dassi di CSI. “La certificazione PEFC™ delle Foreste di Valcamonica persegue valenze di carattere etico: infatti la certificazione della gestione forestale permette di ‘comunicare’ al territorio che i boschi vengono gestiti in maniera sostenibile da un punto di vista sociale, ambientale ed economico, adeguandosi a criteri di buona pratica forestale internazionalmente riconosciuti”.

La verifica degli impatti positivi dei servizi ecosistemici
Il tema della Giornata Internazionale delle Foreste 2019 è ‘Foreste ed educazione – imparare ad amare le foreste’, perché se “la nostra casa è in fiamme”, come sostiene Greta Thunberg riferendosi al cambiamento climatico, uno dei metodi per spegnere l’incendio è certamente amare, rispettare e proteggere le foreste e i boschi che costellano il nostro Paese.

“L’attenzione del rispetto per l’ambiente non deve rimanere una delle tante mode del momento, ma deve permeare tutti i gesti della nostra vita quotidiana: la certificazione è uno strumento per dare concretezza a questa attenzione” afferma Marco Clementi, Responsabile per lo schema FSC® di CSI.

Pochi sanno, infatti, che i benefici che i boschi hanno sulla nostra società possono essere misurati e verificati. Esempio ne sia la prima certificazione al mondo per i servizi ecosistemici di alcuni boschi italiani che è stata rilasciata da CSI nel 2018 secondo lo schema di certificazione del Forest Stewardship Council (FSC®).
“È un’immensa soddisfazione per noi essere stati i primi al mondo a verificare l’impatto positivo delle principali funzioni ecosistemiche fornite dai boschi quali conservazione della biodiversità, sequestro e stoccaggio del carbonio, servizi di bacino, conservazione del suolo e servizi ricreati” ha proseguito Marco Clementi.

Timber regulation: per contrastare l’illegalità nel mercato de legno
Altro strumento utile nel preservare le foreste è il Regolamento Europeo, noto come Timber Regulation, nato per contrastare l’illegalità nel mercato del legno e della carta; un mercato nel quale l’Italia si colloca al terzo posto, dietro a Regno Unito e Germania, registrando un volume d’affari di 2.931 milioni di euro (circa 3 miliardi di euro) che rappresenta l’11,3% del totale delle importazioni extra UE. Un regolamento indispensabile se solo si guarda ai numeri che indicano come la metà (49%) di tutte le recenti deforestazioni tropicali sia il risultato di una compensazione illegale per l’agricoltura commerciale (fonte Forest Trends).
Lo studio rileva inoltre che circa la metà di questa distruzione illegale è stata guidata dalla domanda di prodotti agricoli quali olio di palma, carne di manzo, soia e prodotti del legno. Oltre agli impatti devastanti sulle popolazioni dipendenti dalla foresta e sulla biodiversità, si stima che la conversione illegale delle foreste tropicali per l’agricoltura commerciale produca 1,47 gigatonnellate di carbonio ogni anno, equivalenti al 25% delle emissioni annue di combustibili fossili dell’UE.

“Ci auguriamo che questi argomenti non salgano alla ribalta della cronaca solo in occasioni specifiche, ma diventino parte integrante della quotidianità di ciascuno: non si è mai troppo piccoli per fare la differenza”, conclude Carlo Dassi di CSI.

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