Seggiolini auto: come sceglierli

3988
3988

Breve vademecum per la scelta e l’utilizzo sicuro dei seggiolini auto, ricordando come è perché vadano utilizzati e assicurati in maniera corretta sempre, anche su percorsi stradali di breve durata e/o a bassa velocità.

COME SCEGLIERLO

Verificare l’omologazione
: per legge, prima di essere immessi sul mercato, i seggiolini auto devono essere omologati. L’omologazione indica che il seggiolino è stato sottoposto da appositi laboratori, riconosciuti dai Ministeri dei Trasporti, a specifici test necessari per verificare la conformità del prodotto ai requisiti di sicurezza minimi previsti dalle normative europee. Le principali normative di riferimento ad oggi sono quelle stabilite da due regolamenti internazionali: l’UN ECE R44 (e successive revisioni) ma soprattutto il più recente UN ECE R129 (e successive revisioni). Il riferimento dell’omologazione si trova sull’etichetta del seggiolino.

Leggere l’etichetta: oltre all’omologazione, l’etichetta riporta moltissime informazioni utili nella scelta del seggiolino.

Quella dei seggiolini omologati secondo la  UN ECE R44 riporta le seguenti informazioni: 
– Marchio azienda Normativa di riferimento
– Compatibilità con le auto*
– Fascia di peso: indica la fascia di peso del bambino. Se è presente la lettera Y, significa che il seggiolino è dotato di un dispositivo di ritenuta a 5 punti con “spartigambe”.
-Marchio di omologazione: indica il Paese in cui è stata ottenuta l’omologazione: 1 = Germania, 2 = Francia, 3 = Italia, 4 = Paesi Bassi, ecc. (secondo i regolamenti ECE-Onu, il numero identificativo del Paese è preceduto dalla lettera “E” maiuscola).
– Numero di omologazione
– Numero progressivo di produzione (non sempre presente: numero univoco assegnato al modello specifico di seggiolino, utilizzato per la tracciabilità (Lotto).

L’etichetta dei seggiolini omologati UN ECE R129 riporta invece le seguenti informazioni:
– Compatibilità con le auto*: viene introdotta la dicitura i-Size caratteristica per i seggiolini omologati secondo questo Regolamento.
– Classificazione altezza: definisce la fascia di altezza e la massa corporea del bambino
– Marchio di omologazione europea: indica il Paese in cui è stata ottenuta l’omologazione:   1= Germania, 2 = Francia, 3 = Italia, 4 = Paesi       Bassi,   (secondo i regolamenti ECE-Onu, il numero identificativo del Paese è preceduto dalla lettera “E” maiuscola).
– Numero di omologazione: indica il numero della norma e delle successive modifiche di riferimento.
– Numero progressivo di produzione (non sempre presente): numero univoco assegnato al modello specifico di seggiolino, utilizzato per la tracciabilità (Lotto).

* Verificare la compatibilità con la propria auto:
L’etichetta dei seggiolini omologati secondo la UN ECE R44 prevede le seguenti categorie:
1) “Universal” – compatibile con tutti i posti auto indicati come “Universal” e quindi dotati di cintura per adulti a 3 punti.
2) “Semi-universal” – compatibile con tutti i posti auto indicati come “Universal”.
In entrambe le categorie può essere riportata la dicitura ISOFIX, in questo caso il seggiolino può essere installato con il sistema ISOFIX solo nelle posizioni auto che hanno l’indicazione ISOFIX.
L’etichetta dei seggiolini omologati secondo la UN ECE R129 prevede le seguenti categorie:
1) “i-Size” – compatibile con tutti i posti auto indicati come “i-Size”. Include obbligatoriamente il fissaggio con sistema ISOFIX per seggiolini fino a un’altezza di 100 cm e opzionale per seggiolini con altezza superiore ai 100 cm.
2) “Specific Vehicle” – indica che può non esserci compatibilità con tutti i veicoli. Può essere presente una lista veicoli che ne indica la compatibilità. Si consiglia comunque di verificare la compatibilità con il proprio veicolo.

Verificare la coerenza con peso e altezza del bambino che utilizzerà il seggiolino – sull’etichetta è indicata la classificazione di altezza e peso a cui è rivolto il prodotto.

UTILIZZO DEL SEGGIOLINO

Quando utilizzarlo: in Italia il seggiolino deve essere utilizzato obbligatoriamente per bambini fino ai 150 cm di altezza e per qualsiasi spostamento In Italia gli incidenti sono la principale causa di morte nei bambini dagli 0 ai 14 anni: nel 37% dei casi si tratta di incidenti stradali e molti si verificano in strade urbane, dove si pensa che vi siano meno possibilità di collisioni (dati Regione Lombardia).

Come posizionarlo: il seggiolino deve essere posizionato in senso contrario di marcia secondo quanto indicato nel manuale d’uso (si consiglia fino ai 15 mesi) e preferibilmente sul sedile posteriore, ricordandosi sempre di attivare il blocco maniglie dell’auto. Se lo si posiziona sul sedile anteriore, attenzione a disattivare il sistema di Airbag per i seggiolini montati in opposto senso di marcia.

Controllare periodicamente la corretta installazione 

Verificare il posizionamento del bambino: per quanto possibile deve essere collocato nella posizione più corretta in modo da ridurre al minimo eventuali lesioni in caso di urto seguendo quanto riportato nel manuale d’istruzione.

Verificare lo schienale: ricordarsi che secondo le ultime revisioni normative della UN ECE 44 (seggiolini omologati dopo febbraio 2017) la nuova normativa UN ECE R129, i bambini alti meno di 125 cm che viaggiano su un seggiolino omologato non possono più essere trasportati con un seggiolino senza schienale.

Cosa fare dei vecchi seggiolini? Tutti i seggiolini attualmente in circolazione (con la sola esclusione di quelli conformi alle norme più datate, la UN ECE R44 01 e la UN ECE R44 02, in vigore fino a metà anni 90, attualmente fuorilegge) possono ancora essere utilizzati. Tuttavia, dato che quelli prodotti con riferimento alle norme più aggiornate (UN ECE R44 04 e UN ECE R129) promettono una maggiore sicurezza, CSI consiglia, ove possibile, il ricorso ai dispositivi più moderni.

        • “Una condotta rigorosa da parte dei genitori, adottando tutte le precauzioni possibili, è fondamentale per garantire 
        • l’efficienza dei sistemi di sicurezza”. Raccomandano gli esperti CSI. “Ma soprattutto occorre ricordare che il seggiolino va utilizzato sempre, su ogni percorso e a qualsiasi velocità. Se il bimbo non è ben assicurato, anche un urto a bassa velocità può essere estremamente dannoso per il piccolo. Da ricordare, poi, che il 40% degli incidenti mortali si verifica su percorsi inferiori ai 3 km, soprattutto in città”.

      La nuova normativa UN/ECE R129. È entrata in vigore nel 2013 ed è rivolta ad aumentare gli standard di sicurezza attraverso 3 diverse fasi che riguardano sia i seggiolini con sistema ISOFIX sia quelli che prevedono l’installazione con cintura di sicurezza.

      La prima fase della normativa, che ha introdotto il termine “i-Size” e in vigore dal 2013, riguarda i bambini che non superano i 105 cm di altezza. In primo luogo, ridefinisce i criteri di classificazione dei seggiolini, che non si distingueranno più a seconda del peso del bambino, ma secondo la sua altezza. Una novità importante introdotta dalla normativa riguarda l’obbligo d’installazione del seggiolino in senso contrario di marcia fino ai 15 mesi, poiché in caso di impatto frontale le forze vengono distribuite sulla superficie più ampia della schiena, garantendo una maggior protezione del collo e della testa del bambino. Il trasporto in senso contrario di marcia si consiglia debba avvenire sul sedile posteriore, qualora il posizionamento del seggiolino fosse sul sedile anteriore, sarà necessario assicurarsi della disattivazione dell’airbag. La normativa precedente, la UN ECE R44, non prevedeva alcuna prova dinamica per gli impatti laterali, al contrario, il Regolamento 129 introduce l’obbligo di un test dinamico che riproduce un impatto laterale con l’intrusione della portiera nel veicolo. È stato dimostrato che nel 50% dei casi i seggiolini non vengono installati correttamente attraverso l’uso delle cinture di sicurezza, la nuova normativa ha introdotto l’obbligo di installazione dei seggiolini fino a 100 cm con il sistema ISOFIX che permette una maggior facilità di attacco e un minimo rischio di errore.

      La seconda fase della normativa è entrata in vigore nell’estate del 2017 e si rivolge ai bambini che vanno dai 100 cm a 150 cm di altezza. La sostanziale differenza rispetto la fase precedente riguarda i sistemi di installazione dei seggiolini: non è obbligatorio il sistema ISOFIX, i bambini più grandi potranno viaggiare con o senza questo tipo di installazione. La R129-02 non permette l’omologazione di seggiolini auto senza schienale e introduce l’obbligo del seggiolino fino almeno a 135 cm. (l’obbligo di uso del seggiolino è regolamentato a secondo dei Paesi di riferimento, in Italia rimane fissato a 150 cm).

      La terza fase della normativa, ancora in fase di revisione e probabilmente entrerà in vigore da febbraio 2019, definirà l’utilizzo dei sistemi di ritenuta installati con cinture di sicurezza per adulti. Dopo un periodo di transizione, la precedente normativa R44 sarà gradualmente sostituita.

      Il codice della strada. Ancor prima della normativa R129 è il Codice della Strada a imporre precise regole per la sicurezza dei bambini in auto: l’articolo 172 del Codice della Strada obbliga all’utilizzo di dispositivi di ritenuta omologati per i bambini di statura inferiore a 150 cm. In caso di mancato rispetto di quest’obbligo si è soggetti a una sanzione che va dagli € 80 ad aumentare nei casi previsti dalla legge, oltre alla sospensione della patente dai 15 giorni ai due mesi nel caso di doppia sanzione per la stessa infrazione nell’arco di due anni.

    • I test effettuati da CSI. CSI è laboratorio riconosciuto per effettuare i testi necessari per l’omologazione dei seggiolini auto da numerosi Ministeri internazionali (Olanda, Irlanda, Germania). Tra i principali test necessari all’omologazione ricordiamo i seguenti:
      – test dinamici che simulano urto frontale, posteriore e laterale
      – test che verificano il trattenimento del bambino durante una condizione di capovolgimento del veicolo
      – test che verificano che il comportamento del seggiolino durante l’impatto fra la testa del bambini e le parti rigide.
      – test di resistenza su tutti i componenti (fibbie, cinturini, regolatori,…)Ulteriori test di tipo volontario possono essere richiesti da clienti, quali ad esempio test dinamici a più alte velocità e di resistenza meccanica a carichi più elevati da quelli prescritti della normative di riferimento.
Categorie dell’articolo